La tendenza di chi fa karaoke in Calabria a spacciarsi per DJ.
Un fenomeno in crescita tra i calabresi, non solo tra gli eventi privati, ma anche in molti locali.
In Calabria, un fenomeno che ha cominciato a prendere piede già nel 2008 (se non prima) sta dilagando sempre di più tra i vari eventi come matrimoni, feste di 18 anni e anche tra i locali notturni: i cantanti di karaoke che si spacciano per DJ. Con l’ausilio della tecnologia, questi pseudo-DJ, utilizzando software come Virtual DJ sui loro PC, tra l’altro spesso craccati e quindi non acquistati legalmente, operano al fine di rubare il lavoro ai DJ professionisti. Questo articolo esplora in dettaglio questa tendenza, le sue radici e le conseguenze per la scena musicale locale.
L’Ascesa dei “DJ” Karaoke
La tecnologia ha reso più accessibile che mai la possibilità di fare musica e mixare brani. Tuttavia, in Calabria, questa accessibilità ha portato a un fenomeno particolare: molti cantanti di karaoke si stanno reinventando come DJ, utilizzando programmi come Virtual DJ. Questi software, facilmente reperibili e spesso scaricati illegalmente, permettono a chiunque di creare mix di brani senza la necessità di una console o di un controller professionale. Ma….
La Mancanza di Cultura Musicale
Uno degli aspetti più critici di questo fenomeno è la mancanza di una vera cultura musicale tra questi pseudo-DJ. A differenza dei DJ professionisti, che hanno una profonda conoscenza della musica da ballo e delle tendenze musicali, i cantanti di karaoke tendono a limitarsi a una selezione ridotta e ripetitiva di brani. Questi includono i soliti quattro o cinque balli di gruppo che dominano le piste da ballo da vent’anni (o addirittura quanranta) e qualche evergreen come “L’Amour Toujours” di Gigi D’Agostino, “Freed From Desire” di Gala e Molella, e “Maracaibo” di Lu Colombo andando a far si che non ci sia mai innovazione musicale e non rendere gli eventi unici, bensì tutti uguali gli uni agli altri omologandoli quaindi a tutti gli altri realizzati. Un grave problema infatti perché la mancanza di unicità dell’evento non lo rende memorabile oltre a non creare quel connubio di divertimento ed emozioni in un giorno che dovrebbe essere colmo di emozioni.
Il Problema della Qualità Audio
Un altro aspetto problematico è la qualità audio dei brani utilizzati. Molti di questi pseudo-DJ scaricano musica illegalmente da YouTube, spesso in una qualità audio pessima. Questo non solo influisce negativamente sull’esperienza di ascolto dei partecipanti alle serate, tra l’altro rendendo l’eseprienza tutt’altro che piacevole, anzi, addirittura fastidiosa, ma danneggia anche la reputazione dei locali che li assumono quando invece si tratta di eventi pubblici.
Implicazioni per i DJ Professionisti
L’ascesa dei cantanti di karaoke che si spacciano per DJ ha gravi implicazioni per i DJ professionisti. Questi ultimi, che investono tempo e denaro nell’acquisto di attrezzature professionali e nella costruzione di una solida cultura musicale, si trovano a competere con individui che non solo offrono i loro servizi a prezzi inferiori, ma anche con una qualità decisamente inferiore. Questo fenomeno minaccia di svalutare la professione del DJ e di abbassare gli standard delle serate musicali in Calabria.
I Problemi per chi si Affida a questi Soggetti
Affidarsi a questi pseudo-DJ può comportare gravi rischi per eventi importanti come matrimoni, feste di 18 anni o eventi pubblici. Matrimonio e feste di 18 anni sono eventi irripetibili nella vita di una persona e non possono essere rovinati da persone che non sono professioniste in termini di DJing. L’incapacità di gestire l’audio correttamente, la scarsa selezione musicale e la bassa qualità del suono possono trasformare una serata speciale in un disastro. Molti organizzatori di eventi hanno lamentato problemi come interruzioni nella musica, brani non adatti al contesto, attrezzature mal funzionanti e tanto, tanto altro…
Le Reazioni della Comunità Musicale
La comunità musicale calabrese è divisa su questo fenomeno. Alcuni locali notturni e organizzatori di eventi vedono in questi pseudo-DJ un modo economico per animare le serate, ma molti altri sono preoccupati per il futuro della scena musicale locale. I DJ professionisti chiedono maggiore regolamentazione e controlli più severi sull’utilizzo di software craccati e sulla qualità della musica suonata nei locali. Inoltre, i DJ professionisti, avendo meno opportunità di esibirsi, trovano difficile dimostrare la loro superiorità rispetto agli pseudo-DJ. Quest’ultimi, infatti, offrono i loro servizi a prezzi nettamente inferiori, il che porta i clienti a percepire le tariffe dei professionisti come eccessivamente alte. Di conseguenza, il valore del servizio professionale non viene riconosciuto adeguatamente, e il giusto compenso viene visto come “troppo caro” da chi necessita di tali servizi.
Conclusione
Il fenomeno dei cantanti di karaoke che si spacciano per DJ in Calabria è un esempio di come la tecnologia, sebbene democratizzi l’accesso alla creazione musicale, possa anche portare a conseguenze negative. La mancanza di cultura musicale, la scarsa qualità audio e la concorrenza sleale sono solo alcuni dei problemi che questa tendenza sta causando. È essenziale che la comunità musicale e le autorità locali prendano provvedimenti per proteggere la professione del DJ e garantire standard elevati per le serate musicali in Calabria, soprattutto in occasione di eventi irripetibili nella vita delle persone.
Un’Eccezione alla Regola
Naturalmente, non tutti i cantanti da karaoke si spacciano per DJ. Anzi, alcuni sono talmente eccelsi nell’arte del canto e rispettosi del mestiere del DJ che non hanno bisogno di ricorrere a tale strategia concorrenziale. Questi artisti dedicano tempo e passione alla loro performance vocale e spesso collaborano con DJ professionisti per creare serate indimenticabili, dimostrando che il rispetto delle diverse competenze può portare a risultati eccellenti.